Il castello deriva il suo nome dai conti Camponeschi che lo possedettero nel XVI secolo, anche se successivamente esso appartenne anche alla potente famiglia nobiliare degli Orsini e quindi ai contadini locali, che lo abitarono fino agli anni ’50 del secolo scorso.
La prima attestazione del castello, denominato “di Prata”, risale al XII secolo ed era costruito con scopi difensivi e di avvistamento, come dimostra il collegamento visivo con i castelli di Leoporanica, San Pio e Rocca Calascio.
Nel corso dei secoli, molti interventi, cambi di proprietà e restauri post terremoto hanno contribuito a modificarne le caratteristiche, dandogli l’aspetto di un borgo residenziale; l’impianto del Castello, tuttavia, conserva ancora oggi buona parte della cinta muraria originaria, con le torri rompitratta, le due porte d’accesso con arco a sesto acuto ed il robusto torrione affiancato alla porta ovest.
L’interno è costituito di diversi edifici disposti a spina di pesce sull’asse viario principale che collegava i due ingressi; di notevole interesse è la chiesa di San Pietro, con la facciata a coronamento orizzontale, tipico delle chiese aquilane, e con un campanile realizzato in una delle torri della cortina muraria.
Camminando all’interno del borgo si possono vedere molti edifici costruiti con materiale di recupero di epoca classica proveniente dalla vicina città romana di Peltuinum, che lo rendono un esemplare unico nel panorama degli antichi insediamenti abruzzesi.
Modello 3D con la ricostruzione del castello medievale