La torre fa parte del complesso sistema difensivo medievale del paese costituito da mura fortificate e torri di difesa.
Di sezione quadrangolare ha i prospetti nord e est che conservano le feritoie, un raffinato apparato a sporgere composto da beccatelli su mensola a triplice aggetto. Nello spazio fra i beccatelli si trovano le caditoie da cui si facevano cadere liquidi o pesi contro il nemico.
La facciata è arricchita da un orologio con quadrante all’italiana diviso in sei ore e con un’unica lancetta (la lancetta fa quattro giri al giorno e segna le ore in base sei invece che dodici).
Il meccanismo dell’orologio è visitabile, entrando nella torre attraverso Lo Spazio della memoria.
Nel cosiddetto corpo di guardia, di fianco alla torre, è stata allestita un’esposizione fotografica di Roberto Grillo, con immagini dell’Aquila, fotografie vecchie di Fontecchio ed un ricordo fotografico del terremoto del 6 aprile 2009. In questo spazio è presente un’antica vasca in pietra per pigiare l’uva con tracce del perduto torchio a trave; fregi romani provenienti dalla chiesa di Santa Maria della Vittoria (costruita sui resti di un tempio di Giove) e dei bassorilievi medioevali fra i quali uno con Golgota, calice e serpente ‘del sapere’ attribuito ai cavalieri templari ed un altro con un drago che ingoia un uomo.
Sotto la torre si apre la Porta dei santi. Con il suo arco a sesto acuto costruito in grossi conci di pietra squadrati fa da diaframma con il centro storico di Fontecchio. Sul lato destro della porta, dall’esterno, è evidente la traccia del foro di una cannoniera aperta, dopo la fine del XV secolo, ad altezza uomo per eliminare gli assalitori che fossero riusciti a passare la cinta esterna delle mura.
Sotto l’arco sono visibili le tracce di un affresco di Madonna con bambino.
Modello 3D con la ricostruzione della Torre dell'Orologio