La prima attestazione del Castello di Beffi risale al 1185, ma l’impianto visibile oggi è quello del XII-XIII secolo, con ampliamenti e aggiunte avvenute nel corso del XIV secolo, tra cui la porta d’ingresso ovest con lo stemma del castello: San Michele su una torre.
Il castello aveva originariamente funzioni difensive e garantiva il controllo del territorio, grazie a un sistema di triangolazioni visive con la torre di Goriano Valli e con quella di Roccapreturo.
L’edificio è costituito da un imponente torre dalla quale si sviluppa un recinto fortificato che ospita diversi ambienti abitativi, un tempo destinati al feudatario, al suo corpo di guarda ed alla popolazione. La torre è conservata nella sua altezza originaria di circa 18 m e presenta una pianta pentagonale con lati di lunghezze differenti; internamente è divisa in 4 piani collegati tra loro con scale a chiocciola e al piano terra presenta un ambiente con copertura “a volte” che un tempo ospitava probabilmente una cisterna.
Nella torre sono ancora visibili tracce di aperture tamponate, feritoie e archibugiere rotonde sui lati esterni, che testimoniano l’uso prolungato della struttura a scopo difensivo. Con il passare del tempo, però, il castello fu usato sempre più per la funzione residenziale, fino al XVIII secolo, quando cominciò il graduale abbandono.
Modello 3D con la ricostruzione del castello medievale