Tempo percorrenza: 1h30’ andata – 2h45’ andata/ritorno
SCARICA LA MAPPA SCARICA I FILE GPX E KMLSentiero di 4,5 Km per un dislivello di 170 m. Il percorso si sviluppa in parte su sentieri, in parte su carrarecce facilmente percorribili e spesso in ombra.
Durante il percorso s’incontra la Fonte Ju Puzz, antico fontanile di abbeveraggio, oltrepassato il quale il il sentiero si arrampica su una costa pietrosa ed offre poi una buona, attraversando il valico di Cippo, fra boschi, terreni agricoli coltivati e terreni incolti.
All’arrivo nel borgo di Bominaco è presente un bar/ristorante dove fare sosta; qui è possibile osservare la bellissima fortezza medioevale che domina il paese e due ‘perle’ di immenso valore artistico: l’ abbazia romanica di S. Maria Assunta (XII sec.) e l’Oratorio di S. Pellegrino, col suo magnifico ciclo di affreschi del XIII secolo.
Da Bominaco si può proseguire il cammino sino ad Opi e da qui verso Ripa di Fagnano oppure procedere in direzione del borgo di Tussio e Prata d’Ansidonia dove si può visitare un sito archeologico con i resti dell’antica città italico-romana di Peltuinum.
Natura
La partenza del sentiero da San Pio è accompagnata da due ali di ginestre che con le loro fioriture estive disegnano attorno a noi un corridoio verde. Poi il sentiero si impenna fra ciottoli derivati dallo sfascio dei conglomerati calcarei circostanti.
Quando il sentiero spiana nuovamente, troviamo alla nostra sinistra un grande mucchio di pietre fra cespugli ed alberi: è una della tante “macerine” derivate dalla secolare opera di spietramento dei terreni un tempo coltivati.
La fonte “Ju Puzz”, che incontriamo subito dopo, è habitat del tritone italico e del tritone crestato e, nei suoi pressi, è stato realizzato un piccolo stagno per favorire la riproduzione di questi anfibi.
Giunti sull’altipiano prima del passo del “Cippo”, troviamo un ambiente aperto molto interessante, ricco di ginepri e di coltivi, come lo Zigolo Nero ed il Luì Piccolo, ma anche di orchidee selvatiche. Poi, prima e dopo il passo, si cammina in un bosco di roverelle, ornielli, carpini, aceri ed in un sottobosco ricco di ginepri.